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Per la Milano Design Week 2025 Archivio Negroni ospita il progetto by THE BLUE ROOM

 

THE BLUE ROOM Hub for brilliant conversations
presenta
“A TALE OF MULTIPLE WORLDS | Synthesis possibilities on colours and preciousness”
Un Progetto “site-specific” Schmuck 2024
Artist List:
Sara Barbanti (IT)
Gigi Mariani (IT)
Itto Mishima (JP)
Fumiki Taguchi (JP)
Yoko Takirai & Pietro Pellitteri (IT/JP)

Curator:
Dr. Nichka Marobin

Munich, Internationale HandwerkMesse “HANDWERK & DESIGN” 2024 Fair
28.02.2024 – 03.03.2024
Booth B1.740

Barcelona, Hannah Gallery
13 Novembre – 23 Dicembre 2024

Milano, Archivio Negroni
4-6 Aprile 2025 MIART
8 -13 Aprile 2015 FUORISALONE 2025

RSVP

L’Anticamera: introduzione e ispirazione
In una delle sue lettere, il poeta francese Malherbe afferma che già nel 1613 Catherine de Vivonne, Marchesa di Rambouillet (1588-1665) riceveva i suoi amici più cari nella famosa Chambre Bleue-La Camera Blu. La marchesa, stanca e a disagio per la vita di corte al Palazzo Reale del Louvre, decise di ritirarsi dalla vita pubblica aprendo la più intima delle stanze: la sua camera da letto. Così, per avere ottime e oneste conversazioni e, lontana dall’atmosfera “rozza” del Louvre, la Marchesa si allontanò dalla mondanità. Nel suo palazzo in rue Saint-Thomas-Du-Louvre, dove le stanze erano circondate da una luce incantevole e l’aria profumata come un’eterna primavera, Catherine de Vivonne riceveva i suoi amici (per lo più donne) nella sua famosa Chambre Bleue/La Camera Blu interamente decorata di broccato blu intrecciato con fili d’argento e d’oro.
Nella sua camera da letto, il luogo preciso in cui la Marchesa riceveva i suoi ospiti era la ruelle, uno spazio tra il letto e il muro, dove intratteneva i suoi visitatori e ospiti selezionati. I divertimenti, le conversazioni brillanti e la grande arte dell’intrattenimento erano un “must” all’Hôtel de Rambouillet: il linguaggio era curato e cortese e presto la Camera Blu divenne il luogo in cui nessuno poteva mancare la visita (..ma solo se invitato).
Catherine de Vivonne De Rambouillet fu l’autrice di una rivoluzione: allontanandosi dal Palazzo Reale per aprire la propria camera da letto segnò quello che fu l’inizio della lunga tradizione dei salotti francesi in cui romanzieri, filosofi e artisti avevano conversazioni che diedero vita all’Illuminismo; aprendo la sua camera da letto, madame de Rambouillet trasformò l’ “alcova” in un luogo sociale, prestigioso e virtuoso.

The Blue Room| IL MANIFESTO
Ispirato da Catherine de Vivonne, il progetto The Blue Room mira ad aprire una stanza, tanto metaforica quanto tangibile, in cui le discipline artistiche dialogano. Un catalizzatore per nuovi progetti curatoriali nel campo dell’arte del gioiello contemporaneo. Uno spazio diverso mirato a costruire ponti tra pratiche artistiche e condividere diversi linguaggi artistici.
The Blue Room è pensato per essere un hub per conversazioni “brillanti” tanto nell’ambito quanto per la gioielleria contemporanea.
The Blue Room è un progetto fondato e curato da Nichka Marobin, storica dell’arte e curatrice indipendente, nonché fondatrice del blogazette The Morning Bark.

Progetto site-specific per SCHMUCK 2024
Concepita come un “hub” per conversazioni brillanti, la nostra Blue Room contemporanea mira a riunire artisti di gioielli da entrambe le parti del mondo, per mostrare il loro “linguaggio” artistico, la loro pratica e i loro processi sul tema specifico dei colori.
Per l’edizione SCHMUCK 2024, la Blue Room ospita un progetto di gioielli contemporanei site-specific intitolato “A TALE OF MULTIPLE WORLDS | Synthesis possibilities on colours and preciousness”.
I colori (e in particolare le sette tonalità aristoteliche quali BIANCO – ROSSO – NERO – BLU – GIALLO – VERDE – VIOLA) fanno parte dell’umanità sin dagli albori.
Come gioielli, i colori trasmettono qualsiasi tipo di messaggio; come gioielli, i colori sono correlati al corpo, al potere, alla religione, all’arte, all’amore, alla vita e alla morte.
Come gioielli, i colori sono collegati alla storia sociale, all’antropologia, alla scienza, alla religione, alla politica, all’arte.
Come gioielli, sono collegati al significato che diamo agli oggetti.
Come gioielli, i colori sono metafore e messaggi.
L’arte, i gioielli e i colori sono sismografi del tempo, carichi di memorie e leitmotiv: sono storie, ricordi e viaggi.

“THE TRAVELLING “TALE” ALL’ ARCHIVIO NEGRONI IN MILANO
MONDI CONNESSI | FUORISALONE 2015 MILANO DESIGN WEEK
Dopo Monaco di Baviera all’edizione di Schmuck 2024 e Barcellona ad Hannah Gallery, la mostra “A Tale of Multiple Worlds” arriva a Milano, presso l’Archivio Attrezzeria Negroni, come uno degli eventi in programma per il FUORISALONE 2025 durante la Milano Design Week.
Poiché “Mondi Connessi” sarà il tema principale del Fuorisalone di quest’anno, il progetto espositivo “A Tale of Multiple Worlds” è pronto a mostrare tutto il potenziale creativo offerto dalle sette tonalità aristoteliche: bianco, nero, rosso, giallo, verde, blu e viola.
Per questo progetto espositivo, infatti, agli artisti è stato gentilmente chiesto di creare sette nuovi lavori basati su tonalità studiate principalmente dal filosofo greco Aristotele e poi scientificamente spiegate da Isaac Newton.
I colori dispiegano le storie, la curiosità e la memoria e “A Tale of Multiple Worlds” mira a sottolineare la sintesi e le possibilità fornite dai colori in un gruppo di autori che non utilizzano i pigmenti/colori nella loro pratica artistica o che ne hanno utilizzato marginalmente il potenziale.

Proprio perché colori fanno parte dell’umanità fin dall’inizio dei tempi e, come gioielli, trasmettono qualsiasi tipo di messaggio, la mostra “A TALE OF MULTIPLE WORLDS | Synthesis possibilities on colours and preciousness” entra nel novero degli eventi che il FUORISALONE 2025 dedica ai “Mondi Connessi”.

Come gioielli, i colori sono legati al corpo, al potere, alla religione, all’arte, all’amore, alla vita e alla morte.
Come gioielli, i colori sono collegati alla storia sociale, all’antropologia, alla scienza, alla religione, alla politica, all’arte.
Come gioielli, sono collegati al significato che diamo agli artefatti.
Come gioielli, i colori sono sia metafore che messaggi.

Così, per celebrare i “Mondi Connessi” di questa edizione 2025 del Fuorisalone Milano Design Week, The Blue Room è lieta di collaborare e con Archivio Attrezzeria Negroni per un nuovo approdo della mostra nella quale una nuova “camera di risonanza” è in grado di collegare mondi, ma anche di condividere dialoghi, contrappunti, sintesi e possibilità che si propagano in cerchi concentrici.

Nichka Marobin, Exhibition Curator

 

 

After Munich at Schmuck 2024 and Barcelona at Hannah Gallery, the exhibition “A Tale of Multiple Worlds” arrives in Milan, at Archivio Negroni as one of the events scheduled for the FUORISALONE 2025 during the Milan Design Week.
Since “Mondi Connessi (Connected Worlds)” is going to be the main theme of the Fuorisalone this year, the exhibition project “A Tale of Multiple Worlds” is ready to display all the creative potential offered by the seven Aristotelian shades: white, black, red, yellow, green, blue, and violet.
For this exhibition project, the artists were kindly asked to create seven new pieces based on shades primarily studied by the Greek philosopher Aristotle and then scientifically explained by Isaac Newton.
The colours display the stories, the curiosity, and the memory, and “A Tale of Multiple Worlds” aims to emphasize the synthesis and the possibilities provided by colours in a group of artist jewellers who did not use pigments/colours in their artistic practice or who used their potential marginally.
Colours have been part of humankind since the beginning, and, as jewellery, they convey any sort of message; as jewellery, colours are related to the body, power, religion, art, love, life, and death.
As jewellery, colours are connected to social history, anthropology, science, religion, politics, art.
As jewellery, they are connected to the significance we give to artifacts.
As jewellery, colours are both metaphors and messages.
Art, jewels, and colours are full of stories and leitmotiv: they are stories, memories, and journeys.

As a result, The Blue Room becomes both the hub and the catalyst for a new dialogue among the artists (colours have different meanings in different cultures) where the personal artist practice is solicited and challenged.
On the other hand, Archivio Attrezzeria Negroni becomes another resonating chamber that connects worlds and shares the dialogues, counterpoints, synthesis, and possibilities as concentric circles in radiant lines.

Nichka Marobin, Exhibition Curator

 

The Blue Room
A TALE OF MULTIPLE WORLDS | Synthesis possibilities on colours and preciousness
Artists list:
Sara Barbanti (Italy)  Gigi Mariani (Italy)  Itto Mishima (Japan)  Fumiki Taguchi (Japan)  Yoko Takirai & Pietro Pellitteri (ITA+JAPAN)

A cura di Nichka Marobin
Setup Archivio Negroni
in occasione del Fuorisalone 2025

Dal 5 al 14 aprile
From 5 to 14 April, free admission. Offhours private views by appointment.

 

Preview | Anteprima Venerdì 4 aprile – dalle ore 18

Opening | Inaugurazione Sabato 5 aprile – dalle ore 17
meet the designers, saranno presenti gli autori

Guided visit | Venerdì 11 aprile
incontro di presentazione, alle ore 19
gli autori in conversazione con Nichka Marobin e Eliana Negroni

 

 

Archivio Negroni
in Via Tajani 3, quartiere Acquabella Città Studi

RSVP

Ingresso libero
INFO eventi@archivionegroni.it
T. +39 3334003308
cartella stampa – press release

The conversations will be both in Italian and English.  If interested in more information in English, please ask for the next session here:
INFO eventi@archivionegroni.it

THE BLUE ROOM at Archivio Negroni A TALE OF MULTIPLE WORLDS | Synthesis possibilities on colours and preciousness Curator Nichka Marobin

Fumiki Taguchi #red brooch
Gigi Mariani #yellow brooch
Yoko Takirai and Pietro Pellitteri #green brooch
Itto Mishima #blue brooch
Sara Barbanti #violet brooch